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VERBANIA – 22.02.2018 – “Che sia chiaro:

noi da casa nostra non ce ne andremo”. La prospettiva di perdere l’appartamento pagato (in parte o quasi tutto) e in cui vivono da anni, spaventa e fa arrabbiare i residenti del condominio “Intra Alta”, loro malgrado coinvolti nel crac Palese. All’incontro di questa sera con i curatori fallimentari Matteo Sanvito, Riccardo Sappa e Alessandro Ambroso i toni sono stati pacati, le parole misurate. Molti sono stati ad ascoltare, hanno domandato e cercato di capire. Qualcuno l’ipotesi di dover sloggiare a breve forse non l’ha ancora del tutto assimilata, anche se tremendamente concreta. A pensarci monta la rabbia. “Dove sono finiti i nostri soldi?”, domanda una signora. “Ma il responsabile di tutto questo non paga?”, le fa eco un vicino di casa. “Io mi domando dove stia la giustizia”, si lamenta un altro, che manifesta la ferma intenzione di non andarsene se non con la forza.

Nessuno lo dice apertamente, perlomeno in pubblico, ma il risentimento è verso l’architetto Osvaldo Palese, ma anche nei confronti di Veneto Banca, che s’è tirata indietro in un accordo che altri istituti di credito hanno sottoscritto. Una beffa doppia – osserva il consulente legale di alcuni di loro – perché alla fine Veneto Banca (ma anche popolare di Vicenza) sono state salvate con 5 miliardi di euro pubblici, cioè di tutti.

Sfoghi a parte, l’idea che la protesta debba essere incanalata diventando pressing mediatico-istituzionale è un po’ ciò che accomuna tutti alla fine dell’incontro coi curatori a cui ha presenziato anche il sindaco Silvia Marchionini (nella foto), che ieri ha scritto una lettera ai liquidatori di Veneto Banca in cui esprime preoccupazione per la situazione caldeggiando l’accoglimento della proposta della curatela fallimentare “quantomeno per quei cittadini che hanno, in sede di preliminare, pagato ingenti somme in relazione ad alloggi di edilizia convenzionata”. “Non sapevo che ci fossero ventidue famiglie coinvolte, pensavo che i casi fossero di quei due-tre che ci hanno esposto la situazione venendo in Comune – ha detto –. Mi attiverò con le istituzioni, anche con i parlamentari del territorio, a iniziare da quelli che saranno quasi sicuramente eletti nella prossima legislatura”.

Tra le proposte discusse dai residenti c’è anche quella di contattare il prefetto e di portare il caso di Verbania all’attenzione dei media nazionali.

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