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VERBANIA – 20.07.2018 – Una gestione opaca,

ma nessuna prova che ci fu sottrazione di denaro. Anche il pubblico ministero Guido Dell’Agnola ha chiesto che il 75enne imprenditore ossolano Giuliano Ruga fosse assolto dal reato di appropriazione indebita nei confronti della Siderferro Padana, impresa di Gattico attiva nel commercio di rottami metallici di cui era l’amministratore di fatto. Dai conti della società, ancora formalmente attiva, tra l’ottobre e il dicembre del 2014 sparirono –così ha denunciato uno dei soci– 184.350 euro, la somma che l’azienda prelevava in contanti con cadenza giornaliera per pagare a piccoli imprenditori e artigiani gli scarti conferiti, emettendo ricevuta (anche se, come ha ammesso lo stesso Ruga, si alteravano di un po’ le cifre per accumulare quel “nero” con cui si pagava anche il suo compenso) e raccogliendo i documenti d’identità che poi inviava ai carabinieri della locale stazione, a titolo informativo. L’imputato ha sempre negato di aver trattenuto quel denaro e ha anche smentito d’aver mai visto la lettera, che poi diede origine alla denuncia, con cui si contestavano quelle cifre. Lettera che – ha detto il suo avvocato, Sergio Mora – non c’è prova non sia stata nemmeno spedita, figuriamoci ricevuta.

Non rilevando alcun elemento di prova che accerti gli ammanchi e che li riconduca a Ruga, il giudice Annalisa Palomba l’ha assolto con la formula dubitativa.

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