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tamburini massimo

VERBANIA – 23.06.2018 – Espulso

“per aver ostacolato l’attività del Movimento”. Con quattro righe di una raccomandata spedita da via Bellerio a nome del Consiglio federale della Lega Nord, termina dopo oltre vent’anni la militanza di Massimo Tamburini nel Carroccio. L’ex segretario della sezione di Baveno e attuale consigliere comunale, dimessosi all’indomani delle elezioni politiche del 4 marzo in polemica per la candidatura di Enrico Montani, ha pagato la sua posizione con l’espulsione. Non è l’unico tra i “dissidenti”, ma il primo che l’ha reso noto e che, in replica, ha diffuso una dura nota di protesta. “Sono sempre più schifato dalla ‘nuova’ e ‘riciclata’ dirigenza della Lega Nord del Vco”, scrive rivendicando anni di “battaglia senza mai chiedere nulla in cambio ma semplicemente perché ci credevo” e criticando “alcuni personaggi senza arte né parte, con credibilità zero ma spregiudicati, che si sono impossessati del movimento evitando un confronto democratico”.

Tamburini, storico militante leghista, attacca apertamente l’arrivismo e il “poltronismo” di chi ha “sete di tutti quegli appetitosi posti e posticini arrivati e che arriveranno. Nessuna riconoscenza per il lavoro di tanti di noi in questi anni (…) – afferma –. Adesso tutti in prima fila e sul povero Carroccio, si fa posto anche a chi si è ricordato di colpo di essere leghista, persone che fino a ieri ci insultavano e che adesso sono pronti a sventolare il fazzoletto verde a patto che il loro sedere trovi idonea collocazione. Adesso noi non serviamo più, siamo scomodi, ma restiamo e resteremo onesti e credibili, altri al primo cedimento spariranno nuovamente perché si sa, gli ideali a certe persone vanno e vengono secondo opportunità”.

La critica principale era e resta quella per la candidatura blindata di Montani al Senato. “Insieme ad altri segretari ho espresso il mio dissenso sulla scelta del supercandidato locale che, se ci fosse stato un sistema elettorale diverso, forte delle 14 preferenze che ha preso a Verbania alle scorse Amministrative avrebbe fatto di sicuro un grande flop”. Un candidato “coi santi in paradiso, che ci ha fatto vergognare, braccato dalle Iene, impresentabile, che dichiarò che non gli piaceva fare il senatore ma andava a Roma solo per i soldi, che schifo!!!!”.

I dissidi interni, anche molto forti, che hanno animato la campagna elettorale sono scoppiate poi già nella notte del 4 marzo. “Abbiamo aspettato a rendere pubbliche le nostre posizioni dopo il voto per rispetto del movimento. Per questo grave oltraggio è stata decretata la mia espulsione dopo oltre venti anni. Non una telefonata, una richiesta di chiarimenti, più semplice mandare una raccomandata! Le persone pulite, credibili e non ricattabili in questo mondo di infami non vanno bene!”. Tamburini annuncia che resterà consigliere a Baveno, distaccandosi dal gruppo, e proseguirà l’impegno come presidente della Pro loco.

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