VERBANIA – 14.06.2018 – Era nervoso
e s’è sfogato gettando per terra il televisore e mandandolo in frantumi. Una sfuriata in carcere nel pomeriggio del 22 febbraio dell’anno scorso è costata a Gabriele Cecchetti non solo la perdita di uno dei pochi svaghi che aveva in cella, ma anche una condanna a 4 mesi. Danneggiamento aggravato (il televisore è un bene di proprietà dello Stato) è il reato per cui la direzione della casa circondariale l’ha denunciato. Che sia stato lui non c’è dubbio perché occupava una cella singola. Quel giorno – così ha raccontato la guardia carceraria che ha testimoniato oggi al processo – il detenuto era molto nervoso e già al mattino aveva chiesto di poter incontrare il comandante della carceraria assegnato in via Castelli. Gli era stato risposto che andava seguito un certo protocollo ma, insistendo e conoscendo una certa inclinazione caratteriale a reazioni violente, gli era stato concesso un colloquio. All’uscita dall’ufficio sembrava relativamente tranquillo ma dieci minuti più tardi si udì un forte rumore provenire dalla cella. Era il televisore mandato in frantumi, per il cui danneggiamento è stato condannato a 4 mesi, due in meno di quelli chiesti dal pm Anna Maria Rossi.
Solo la settimana scorsa Cecchetti era comparso in tribunale perché arrestato sempre dalla polizia al termine di un alterco avvenuto sul bus con destinatari due controllori.


