
VERBANIA – 24.04.2018 – “Era quasi uno di famiglia,
veniva anche a pranzo da noi. E di lui ci fidavamo…”. Amarezza, rabbia e imbarazzo sono i sentimenti che animano le vittime di Mauro Gallia, l’assicuratore di Gravellona Toce a processo per truffa aggravata. Oggi in tribunale hanno sfilato davanti al giudice spiegando di come si sono fatti abbindolare. “Gli avevo dato 470.000 euro e ogni tre mesi mi dava circa 5.000 euro di interessi”, ha spiegato uno di loro, anziano ex macellaio in pensione che, quando smisero di arrivare i soldi (denaro che Gallia metteva di tasca sua per nascondere che le somme ricevute s’erano volatilizzate e che non aveva mai stipulato polizze d’investimento), si insospettì e avvertì i familiari. “Gli avevo dato tutti i miei risparmi, 25.000 euro, perché ci fidavamo, era sempre a casa dei miei, si fermava anche a pranzo”, ha aggiunto la figlia, quasi in imbarazzo nell’essere stata così ingenua. “Quelle firme non sono mie”, ha detto il cognato, un altro dei raggirati.
L’intero nucleo familiare, preoccupato, decise di volerci vedere chiaro e, per questo, si recò all’agenzia di Allianz Ras in cui Gallia era subagente. Lì trovarono l’agente, Andrea Cogliati, al quale mostrarono i documenti in loro possesso. Le polizze non risultarono mai state emesse e il titolare, che oggi ha testimoniato al processo, consigliò loro -per tutelare la mia agenzia, ha dichiarato- di recarsi da un legale e di scrivergli formalmente per avere notizie, in modo che lui potesse informare la compagnia. Da quel giorno di novembre del 2013 nulla più accadde sino al marzo del 2014, quando all’Allianz Ras di Intra arrivarono gli ispettori interni. In quell’occasione l’agente scoprì che erano aperti procedimenti penali e gli fu detto che c’erano altri casi analoghi per altre compagnie con cui Gallia aveva collaborato in precedenza. Fu in quel momento che gli revocò il mandato e fece segnalazione all’Ivass (l’organo di vigilanza delle assicurazioni). Perché attese quei mesi e non intervenne di fronte alla segnalazione di una truffa da centinaia di migliaia di euro sono le domande che gli hanno ripetuto il giudice Donatella Banci Buonamici e il pm Anna Maria Rossi, alle quali l’assicuratore ha risposto di aver sbagliato e, per questo errore, di aver perso il mandato: Allianz Ras lo rimosse a inizio primavera del 2014.


