
VERBANIA – 04.03.2018 – Nemmeno la comunanza
della campagna elettorale ha portato la “pace” e gli scontri interni a Forza Italia continuano, anche in tribunale. In settimana s’è aperto il processo che vede come imputato il consigliere comunale verbanese, presidente del club Forza Silvio e già membro del direttivo provinciale di Forza Italia Michael Immovilli; e come parte offesa Mirella Cristina, commissario provinciale del partito di Silvio Berlusconi. È stata quest’ultima, nel 2015, a denunciare che il “collega” a Palazzo Flaim – ma tra i due non esiste più alcun rapporto anche solo di cordialità, men che meno politico – s’era appropriato dei mobili della vecchia sede azzurra, trasportati nei locali del club. Sedie, scrivanie, mobili, libri, bandiere e altro materiale che nel 2014 erano stati messi in un appartamento di via XXV Aprile (che peraltro Immovilli aveva preso in affitto, pagando parte delle pigioni) sono finiti in via De Bonis, dove si trovano tuttora. Per questo trasloco non autorizzato Immovilli, che non ha mai risposto agli inviti e ai solleciti a restituire il materiale, è a processo per appropriazione indebita. Difeso dall’avvocato Giuseppa Roccasalva, ritiene di aver pieno diritto di possedere quei mobili e respinge anche le richieste di risarcimento – Forza Italia è costituita parte civile con l’avvocato Marica Benardini e chiede 30.000 euro di indennizzo – non riconoscendo l’autorità del commissario di Forza Italia. Nella prossima udienza, il 13 aprile, ha preannunciato che contesterà la costituzione di parte civile.


