1

san giuseppe

VERBANIA - 17-04-2020 - È ancora emergenza

al forno crematorio di Verbania. È passata una settimana da quando scrivemmo che, a causa della cresciuto numero di decessi e dell'elevata richiesta di cremazioni, il tempio di Pallanza non riusciva a smaltire i feretri in attesa, tanto che le salme venivano temporaneamente depositate nella chiesa di San Giuseppe. Pur avendo il Comune (proprietario dell'impianto, gestito in proprio) portato a 30 il numero di cremazioni settimanali (5 al giorno per 6 giorni), la situazione non è affatto migliorata. Anzi.
A oggi a San Giuseppe si trovano 21 bare in attesa di essere avviate all'impianto situato nel cimitero di Pallanza. Alcune sono lì da 10 giorni e, anche per via dell'ambiente chiuso e privo di ricambio d'aria, cominciano ad avvertirsi sgradevoli odori. Il luogo di culto non può più accoglierle. I banchi sono stati ammonticchiati alle cappelle laterali e la navata, divisa a metà da un corridoio ricavato per poter spostare le casse, è colma. A queste salme in attesa vanno aggiunte le 6 custodite nelle celle frigorifere del crematorio e le altre (4-5) che vengono lasciate a inizio giornata nella contigua sala del commiato, prima d'essere bruciate nel forno. Senza contare quelle dei comuni del Verbano e del Cusio, territori che fanno riferimento a Verbania.
La situazione è straordinaria, emergenziale, e non solo a causa del Covid-19. Non tutti i decessi, infatti, sono riconducibili all'epidemia.
Le lunghe attese, oltre che avere potenziali risvolti di carattere igienico-sanitario, penalizzano le famiglie dei defunti e creano loro disagio e sofferenza. In un periodo in cui sono vietate le visite in ospedale e pure le funzioni religiose, funerali in primis, il momento del lutto ha assunto ulteriore mestizia.
Se proprio il Comune non intende aumentare il numero di cremazioni come a Domodossola, il cui gestore privato è stato utilizzato dalla Provincia in via eccezionale (proprio perché si è in emergenza, come a Bergamo, dove le casse sono state prelevate dai camion dell'esercito) a operare h24, sette giorni su sette, con 100 cremazioni settimanali, almeno si trovi una soluzione più decorosa per i defunti e per le loro famiglie.

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.