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VERBANIA – 17.07.2018 – Tre condanne con pene complessive

di dieci anni. È questa la richiesta che il pm Fabrizio Argentieri ha avanzato per gli imputati del crac della Metal Trading di Pieve Vergonte, società di commercio rottami dichiarata fallita nel 2013. Alla sbarra ci sono Ioana Tichelea, Giuliano Ruga e Gianfranco Barberis. I primi due, moglie e marito, erano rispettivamente la proprietaria e il procuratore legale della società. Il terzo è il commercialista di Novara Gianfranco Barberis che, secondo l’accusa, è la mente della complessa operazione di distrazione dei beni dell’azienda, portata a termine secondo le modalità che già erano state oggetto di altre indagini per imprese del Novarese.

Quando il tribunale dichiarò fallita la Metal Trading, la società – con un buco di 800.000 – non aveva nulla, né beni, né documentazione contabile. Nel 2010, infatti, l’attività era stata trasferita all’estero. In Romania Tichelea aveva ceduto al connazionale Constantin Irina il quale, poco dopo, aveva a sua volta ceduto per 25.000 euro un ramo d’azienda (compresi una decina di mezzi, tra cui una Jaguar), a una società italiana, la Teodora srl. L’amministratrice di quest’ultima, la nullatenente biellese Giuseppina Bevilacqua, al Tribunale di Verbania ha detto di non sapere nulla e di non ricordare nulla, nemmeno di fronte alla scrittura privata autenticata a Novara dal notaio Claudio Limontini.

Alcuni imputati sono usciti dal processo per bancarotta fraudolenta scegliendo, in fase di udienza preliminare, il rito abbreviato. Sono invece andati al dibattimento Tichelea, Ruga e Barberis, difesi dagli avvocati Sergio Mora e Giuseppe Ruffier.

Nel ripercorre l’iter che portò al dissesto di Metal Trading e la sofisticata operazione di distrazione, il pm Argentieri ha chiesto cinque anni per Barberis, tre per Ruga e due per Tichelea. Secondo l’avvocato Ruffier l’azienda è stata vittima della burocrazia e l’accusa tenta di chiamare in causa persone che hanno comunque avuto ruoli marginali rispetto ad altri i cui nomi ricorrono dalle carte. Il presidente del collegio, il giudice Donatella Banci Buonamici, ha aggiornato l’udienza al 18 settembre per repliche e sentenza.

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