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TORINO - 02.08.2018- “Siamo particolarmente soddisfatti 

dei risultati raggiunti nel primo semestre di quest’anno: la nostra banca si conferma come una delle più solide e profittevoli in Europa e allo stesso tempo è capace di dare vita al più grande progetto di inclusione economica e di lotta alla povertà nel Paese”. Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa San Paolo, commenta così i risultati consolidati dell’istituto al 30 giugno 2018, nella prima semestrale "piena" dopo aver acquisito le attività bancarie di popolare di Vicenza e Veneto Banca.

I primi sei mesi si chiudono con un utile netto di 2,2 miliardi, in crescita del 25% sul primo semestre 2017: si tratta del migliore risultato registrato dal 2008. Se si include la plusvalenza relativa all’accordo con Intrum, l’utile netto sale a 2,6 miliardi, un valore pari al 68% dei 3,8 miliardi di utile dello scorso anno. L’utile netto del 2018 supererà quello del 2017. "Ci confermiamo, inoltre, ai vertici delle banche europee per efficienza, con un cost/income al 49% e abbiamo migliorato in maniera significativa il profilo di rischio, senza alcun onere per gli azionisti: considerando la partnership con Intrum, in soli sei mesi abbiamo raggiunto il 50% dell’obiettivo previsto nell’arco del Piano per quanto riguarda i non performing ioans”, scrive la banca in una nota. “Il Common Equity è in ulteriore aumento e raggiunge il 13,6%. Intesa è la banca al servizio del rilancio del Paese: nel primo semestre abbiamo aiutato circa 8.000 aziende a tornare in bonis, salvaguardando così circa 40.000 posti di lavoro. Siamo il fattore di accelerazione nella crescita dell’economia reale: nei primi sei mesi del 2018 le erogazioni a medio e lungo termine hanno superato i 25 miliardi. Nel 2018 l’ammontare complessivo dei prestiti che Intesa Sanpaolo farà a soggetti non profit, sarà pari a 350 milioni di euro, mentre il fondo d’impatto che partirà a settembre ci consentirà di erogare 1,2 miliardi di finanziamenti a soggetti con scarso accesso al credito come studenti, ricercatori universitari, donne imprenditrici e start up. A sostegno dei più bisognosi l’istituto di credito consente di distribuire  8.200 pasti al giorno, di fornire  3.000 posti letto al mese e altrettante medicine”.

 

 

 

 

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