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MIAZZINA – 02.08.2018 – È durata meno di sei mesi

la presenza a Miazzina del gruppo di venti profughi arrivati, senza essere preannunciati e tra le polemiche, a metà gennaio. Dal 1° luglio Villa Luigia, la struttura utilizzata dalla cooperativa Versoprobo per alloggiare i richiedenti asilo “sfrattati” dalle scuole di Crusinallo, è vuota. Con la nuova gara d’appalto provinciale per i posti di prima accoglienza è stata individuata una situazione più agevole rispetto al piccolo comune montano dell’entroterra verbanese, scomodo anche dal punto di vista logistico e dei trasporti.

A metà gennaio i profughi erano stati accolti con timore e scetticismo, sia per il numero (20 a fronte dei 6 stabiliti dalle quote del decreto “Minniti”), sia perché l’apertura del Cas non era stata concordata, né comunicata in anticipo. La popolazione s’era riunita in assemblea ed erano state fornite rassicurazioni. In questi mesi la convivenza è stata buona. La gran parte degli ospiti di Villa Luigi ha avuto la possibilità di lavorare e, quindi, a Miazzina ha dimorato solo la notte e nei festivi. Alcuni richiedenti asilo, di religione cattolica, hanno anche per un certo periodo partecipato alla messa domenicale.

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