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pinzino andrea due

VERBANIA – 18.07.2018 – Smarrimento,

dolore e incredulità sono i sentimenti che animano Verbania il giorno dopo l’incidente che ha strappato alla vita Andrea Pinzino. La salma del 43enne funzionario del comune di Cannobio che ieri sera è morto in un incidente di moto sulla statale 34, a Cannero Riviera, è stata composta nella sala mortuaria dell’ospedale “Castelli” di Pallanza. Il mesto viavai di chi vuole dargli un ultimo saluto, esprimere vicinanza alla famiglia o vegliarlo con una preghiera, dà conto dell’affetto, dell’amicizia e della stima che aveva saputo conquistarsi in tutti gli ambienti frequentati nella sua breve esistenza. Sul posto di lavoro, prima in Provincia e poi a Cannobio, con gli amici, nel mondo del pallone che lo vedeva impegnato dirigente del Gruppo sportivo San Francesco di Verbania, responsabile di una squadra giovanile. Perché la sua era una presenza “pesante”, quella di un uomo preciso e diligente in ufficio, ma che aveva un entusiasmo contagioso. Incline alla battuta, brillante e solare, possedeva una grande empatia, qualità che gli riconoscono tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e che ora lo piangono, attoniti per una giovane vita interrotta troppo presto.

Dietro di sé Andrea lascia soprattutto una famiglia, la moglie Alessandra e i due figli Niccolò e Luca, che hanno 13 e 6 anni. A piangerlo sono i genitori Franco e Pina, il fratello Alessandro, i suoceri Laura e Vito.

Il rosario verrà recitato stasera alle 21. Il funerale sarà domani alle 14 nella chiesa di Madonna di Campagna. Il feretro proseguirà poi per il cimitero di Pallanza.

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