CAVAGLIO S. - 18.07.2018 - Al momento si calcola
che siano almeno 30 gli ettari di vegetazione andati distrutti dalle fiamme che dal pomeriggio di ieri interessano le alture di Gurrone, in una zona di alpeggi alle pendici del monte Limidario. Non si tratta dunque di un'area boschiva, ma si cerca di scongiurare che le fiamme possano dirigersi verso il basso, raggiungendo i boschi della Valle Cannobina. Dopo l'intervento dell'elicottero inviato dalla Regione (Eliossola), nel pomeriggio dovrebbe entrare in funzione il Canadair già impiegato sul fronte del fuoco in Val Grande e che è arrivato da Roma. E allo stesso modo di quanto ipotizzato per il rogo di Premosello, i carabinieri forestali propendono per l'idea che a innescare le fiamme possa essere stato il fulmine sprigionato da un cosiddetto "temporale di calore", come conferma il maggiore dei forestali Giuseppe Laghezza. Nella zona interessata, infatti, non ci sono baite o attività umane. Punto operativo l'alpe Quadra: è qui che forestali, vigili del fuoco e Aib coordinano le operazioni.


