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 angelo bona

TORINO – 18.07.2018 – Si susseguono

–in tempi di referendum Pro Lombardia- le spinte secessioniste-autonomiste del Piemonte. E’ passato a larga maggioranza -unici a non partecipare al voto i consiglieri M5S- l'ordine del giorno a firma del consigliere novarese oggi di FI ma ex Lega, Luca Bona (nella foto), che impegna la giunta piemontese a trattare col governo per ottenere la cosiddetta "autonomia differenziata" della Regione.

“Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – ha spiegato Bona - costituiscono il 48% del Pil italiano, sono la locomotiva e la parte economicamente e autenticamente europea del Paese. Le tre principali Regioni di quest’area hanno già avviato il processo di acquisizione di maggiori competenze ai sensi degli articoli 116 e 117 della Costituzione, intavolando una trattativa col Governo di Roma, sfociata in un accordo preliminare e ufficiale sottoscritto il 18 febbraio di quest’anno". Per Bona, dunque, è giunta l’ora che anche il Piemonte compia lo stesso iter, al termine del quale potrebbe guadagnare, appunto, una serie di competenze dirette su temi di primaria importanza quali, ad esempio, le politiche del lavoro. “E in questo quadro – ha detto Bona - si collocano anche le possibili Zes (zone  economiche speciali), da istituire in territori difficili come il Vco".

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