BELGIRATE -18.07.2018 - Verrà inaugurato
venerdì 20 luglio (ore 20,30), il parco di Villa Conelli a Belgirate. Saranno le opere dell'aronese Nicola Pinkoff con un accompagnamento musicale ideato dallo stesso artista, ad inaugurare quel percorso espositivo che, nelle intenzioni dell'Amministrazione guidata da Valter Leto, sarà uno degli elementi caratterizzanti del parco i cui lavori, partiti a inizio 2018 (165.000 euro il costo di questo primo lotto) hanno diviso la comunità di Belgirate.
E' negli anni '80 che una parte dell'ottocentesco giardino all'italiana, dopo essere stato ceduto al Comune è diventato un parco pubblico. Per alcuni anni l'area è stata affidata ad alcune attività commerciali, poi è cominciato il degrado. La precedente amministrazione guidata da Falvia Filippi aveva intenzione di recuperare il parco e l'edificio realizzando una location per matrimoni che lasciasse inalterato l'equilibrio paesaggistico dell'area, portando anche posti di lavoro. Progetto analogo era stato sposato dalla consigliera - già in maggioranza e passata all'opposizione - Ornella Oldani. Per l'amministrazione Leto, l'obiettivo finale è realizzare un "parco a tema" dove un ruolo importante sarà giocato dal rospo, animale simbolo della località lacustre ed al quale è dedicato un monumento di pietra. I lavori di pulizia del verde, sono cominciati a ottobre con l'intervento volontario degli studenti dell'istituto Cavallini di Lesa, dopo gli interventi, che saranno svelati venerdì, il parco si propone "come luogo che coniuga arte e bellezza accogliendo i visitatori nei nuovi vialetti".
Ma torna all'attacco Filippi, dopo aver espresso in più occasioni le sue perplessità sul progetto, segnala adesso che quattro dei 18 grandi alberi del parco sono stati dichiarati "spacciati" così come recita la perizia dell'agronomo incaricato dal Comune. Scrive Filippi, che sottolinea come ad oggi siano due le piante abbattute: "Nessun abbattimento era previsto nel capitolato d’appalto, così come alcun altro tipo di intervento di risanamento delle piante. Più in particolare appare incredibile l’avvenuto abbattimento dell’esemplare di Quercus Ilex.
Appare infatti dimostrato che addirittura i tre quarti dell’apparato radicale di questa quercia siano stati recisi nel corso dei lavori, lungo una circonferenza posta a pochi centimetri dal fusto. Tale operazione ha inevitabilmente comportato l’interruzione della vita della pianta, peraltro discretamente sana (come appare dai dati in perizia) tanto da indurre l’agronomo incaricato a richiederne l’immediato abbattimento.
Già da tempo abbiamo fatto pervenire alla Sovrintendenza e al Comune (quest'ultimo non ci ha mai risposto...) il nostro dissenso circa molte delle scelte progettuali, in particolare proprio quella di interferire pesantemente sugli apparati radicali degli alberi". In particolare, Filippi (ma anche la consigliera Oldani) evendenziano anche l’interramento di 20 "plinti" di cemento di un metro cubo ciascuno, con la funzione di “supporti espositivi” manifestando preoccupazione per la sorte degli alberi (e delle radici) vicine.
"La posizione del mio gruppo è quella già espressa da tempo - conclude Filippi - e sottoscritta da 32 cittadini, e anche da Legambiente. Chiedevamo chiarimenti al sindaco, ma non ci è mai arrivata risposta. Verificheremo".


