VERBANIA – 16.07.2018 – Troppo falsi
per essere scambiati per veri e trarre in inganno qualcuno. È riconoscendo che il reato è impossibile che il Tribunale di Verbania ha assolto due giovani algerini che il 27 dicembre 2016 furono trovati sul treno Milano-Parigi in possesso di poco più di 5.000 euro di banconote false. I pezzi, tutti da 20 euro, erano divisi quasi in parti uguali tra i due, che erano in uscita dall’Italia diretti in Belgio, paese in cui sono migranti in regola con il permesso di soggiorno. A insospettire la Guardia di finanza, i cui uomini stavano ispezionando il convoglio, fu l’andatura claudicante di uno di essi. L’algerino zoppicava perché sotto il piede, tra la scarpa e la tomaia, aveva nascosto una mazzetta di banconote. Altrettanto aveva fatto il connazionale. I due furono fermati e identificati. Venne chiesto loro da dove provenisse il denaro che, già a una prima ispezione visiva, risultava molto sospetto. Un falso marchiano, ha detto in aula l’esperto chiamato a testimoniare sulla qualità della carta-moneta. Ed è su questa dichiarazione che il giudice Annalisa Palomba ha sentenziato l’assoluzione. Se anche le banconote fossero state utilizzate, nessuno ci sarebbe cascato e, quindi, il reato di detenzione ai fini di spendita, era impossibile.
Il pm Chiara Radica aveva chiesto per ognuno dei due una condanna a un anno, sei mesi e 250 euro di multa. Il loro difensore d’ufficio, Matteo Varesi, aveva eccepito che, poiché gli algerini erano in uscita dall’Italia, non avevano intenzione di immettere sul mercato denaro falso e quindi andavano assolti. Nell’assolverli il giudice ha anche disposto la definitiva confisca delle banconote false, che saranno distrutte.


