
BELLINZONA – 16.07.2018 – Occhio alle false eredità.
Dopo gli episodi verificatisi nei giorni scorsi, la Polizia cantonale ha deciso di sensibilizzare la popolazione elvetica sui tentativi di truffa legati, appunto, a false eredità, un fenomeno in rapida diffusione. I malfattori, infatti, si muovono utilizzando sempre lo stesso cliché, per cui evitare di cadere nelle loro grinfie, non è impossibile.
Il modus operandi: da un sedicente studio legale estero, fanno recapitare al domicilio della vittima una lettera in cui notificano che, a seguito del decesso di un lontano parente straniero, il destinatario ha ereditato una consistente somma di denaro. Una volta stabilito il contatto –che può avvenire anche via fax o email- informano il malcapitato che per ottenere il patrimonio, è però necessario versare una somma come anticipo, oppure fornire il numero di conto corrente bancario. Ovviamente i soldi della presunta eredità non arriveranno mai a destinazione e la vittima, oltretutto, rischierà di perdere la “caparra”, oppure di subire altre forme di truffa, nel caso in cui abbia fornito i propri dati sensibili.
“Non bisogna dare alcun seguito a questo tipo di invii – dice la Polizia cantonale - occorre inoltre diffidare delle email ricevute di cui non si conosce l'indirizzo del mittente o che richiedono un'azione da parte del destinatario. In caso di email sospette, non bisogna mai cliccare sugli allegati o sui link, né aprire file eseguibili (exe)”.


