
NOVARA – 15.07.2018 – Una provincia dei laghi
“allargata” che vada in Lombardia o una zona franca piemontese dotata di più autonomia. Sono questi i due scenari che tratteggia il consigliere regionale di Forza Italia Luca Bona all’indomani del via libera al referendum per il passaggio del Vco dal Piemonte alla Lombardia. Da ex leghista (partito da cui è stato epurato) da sempre fautore dell’Insubria e da novarese di lago (è nato ad Arona e vive nel basso Verbano), la sua idea dell’operazione politica lanciata nel Vco deve avere come preambolo la revisione dei confini stessi della Provincia Azzurra. “Ho avuto modo di parlare con cittadini e amministratori, nell'area dei laghi il tema è di assoluto interesse trasversale – dice –. In quest'area l'azione che andrebbe fatta dai sindaci sarebbe quella di procedere alle delibere di consiglio per istituire i referendum su base comunale per chiedere il trasferimento alla provincia del Vco”. Portando l’Aronese e il Cusio meridionale sotto il Vco e facendolo transitare in Lombardia, si avrebbe un territorio un poco più vasto ma molto più popoloso (circa 50.000 abitanti, quasi un terzo degli attuali). “Se il Vco è una piccola provincia del Piemonte – riflette –, in Lombardia (che ha ben più del doppio degli abitanti del Piemonte) rischierebbe di essere una piccolissima provincia. Unificare l'area dei laghi avrebbe una forte prospettiva di sviluppo anche in un possibile scenario futuro di macroregione Padano Alpina, con la conseguente organizzazione amministrativa di area vasta fatta da province più grandi ed omogenee”.
Se questa può essere un’opzione per il futuro, il presente è il Piemonte, “chiamato ad assumersi le proprie responsabilità davanti ad una scelta che avrà ripercussioni sulla vita di molti cittadini ma anche sull'economia delle comunità regionali, delle politiche di sviluppo”. A questo scopo Bona ha presentato un ordine del giorno che impegna la giunta Chiamparino “ad avviare le trattative per la cosiddetta ‘autonomia differenziata ai sensi dell'articolo 116 della Costituzione’. Il Piemonte può, votando questo ordine del giorno in modo compatto, dare una risposta concreta al Vco, per esempio inserendo nella trattativa per l'autonomia l'istituzione della Zes (Zona economica speciale) per l'area dei laghi e delle valli Ossolane. Potrebbe essere l'ultima occasione per non ridimensionare politicamente ed economicamente il Piemonte, rendendolo completamente subalterno al resto della macroarea padano-alpina".


