VERBANIA - 12.07.2018 - Una sala gremita
ha accolto l'arrivo a Villa Giulia di Vittorio Sgarbi. Accolto come una rockstar da un pubblico poco rock, ma molto interessato ai "fatti" delle cultura, il critico d'arte più celebre d'Italia è giunto a Verbania per il vernissage della mostra di Maurizio Bottoni, "Oltre l'immagine", allestita sino al 20 agosto nelle sale superiori della storica villa di Pallanza nell'ambito del festival "La Milanesiana". Stremato dal caldo, e forse dalle troppe domande e dalle tante strette di mano, Sgarbi, che con Bottoni ha una conoscenza datata, ha visitato l'esposizione commentando come le opere figurative dell'artista milanese (con casa a Vignone) siano in qualche modo "antiche", dipinti destinati a "stupire" perchè, appunto dipinti, in un'epoca in cui "gli artisti non sanno più dipingere ma vogliono farsi chiamare artisti". Da sempre critico verso certe tendenze del contemporaneo, Sgarbi ha commentato le opere ispirate al vero di Bottoni come "dipinti che vogliono illudere restituendoci la realtà, una forma d'illusionismo molto avanzato per una pittura di natura capace di cogliere l'ampiezza come i dettagli". Una critica? Sono opere "invernali", giuste per meditare al chiuso, opere che "riscaldano" e dunque un po' in contraddizione con queste temperature.
Elisabetta Sgarbi, che ha ricordato come il festival "La Milanesiana" vivrà domani un nuovo appuntamento al maggiore con lo spettacolo di Neri Marcorè, ha invece rimarcato il "dialogo ininterrotto tra vita e morte" rimandato dalle opere di Bottoni. Il sindaco Silvia Marchionini, infine, ha ringraziato Elisabetta Sgarbi per "l'eleganza che ha portato a Verbania" ricordando come il festival, oltre a mettere in relazione Verbania con Milano, rappresenti un'opportunità culturale importante per la città.


