
TORINO – 04.07.2018 – Una tavola rotonda
per rivedere la legge piemontese sulle ludopatie. E’ quanto hanno chiesto ieri, durante un’audizione in Consiglio regionale, i rappresentanti di “Assotrattenimento”, l’Associazione degli addetti all’intrattenimento e al tempo libero, che rappresenta gli operatori del gioco lecito. Scopo del tavolo: combattere l’illegalità diffusa e, al contempo, salvare posti di lavoro.
La legge regionale che ha dato il giro di vite ai videogiochi, vietati entro 500 metri dai luoghi sensibili, è entrata in vigore lo scorso novembre, portando allo spegnimento forzato del 70% delle vlt. E la linea di condotta del nuovo governo M5S-Lega Nord va nella stessa direzione, cioè nel contrasto alle ludopatie attraverso il ridimensionamento del gioco d'azzardo legale. Nel "Decreto Dignità" voluto dal vicepreier pentastellato Luigi Di Mario, è infatti prevista la norma che vieta le pubblicità di giochi e scommesse.
Durante l’audit di ieri a Palazzo Lascaris di Torino –presente tra gli altri l’assessore alla Sanità Antonio Saiita- è stato sottolineato come la legge regionale 9/2016 che si proponeva di contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, non ha di fatto ridimensionato gli importi giocati, ma ha soltanto spostato i giocatori da un gioco all’altro, penalizzando in particolare le macchinette a moneta “Awp”, con esiti assai negativi per un intero settore imprenditoriale e per l’indotto di bar e tabaccherie. Secondo i dati di Assotrattenimento, confrontando la raccolta nel periodo 1° settembre-31 dicembre 2017 e 1° gennaio-30 aprile 2018, ovvero prima e dopo l’azzeramento della rete generalista delle new slot nei bar e nelle tabaccherie, si è verificata una flessione del 28,2% per le “Awp”, compensata però dall’aumento di performance di altri prodotti di gioco, quali “Gratta e Vinci” (+11,8%), Vlt (Video lottery terminal) +8,94%, Bingo di sala +1,69% e Lotto e 10 lotto (+10,5%).


