
VERBANIA – 02.07.2018 – È incensurata,
ha ammesso il fatto, ha pagato le sanzioni amministrative e il danno è stato minimo. Lieve tenuità del fatto è la formula con la quale il tribunale di Verbania ha assolto dall’accusa di uso di atto falso una commerciante titolare di un negozio nel capoluogo. A denunciarla era stata, nel 2017, la polizia municipale di Verbania, che aveva rilevato come il tagliando disabili che esponeva al parcheggio per non pagare la sosta, fosse una fotocopia di un permesso non più valido perché il titolare di quel diritto, congiunto dell’esercente, era deceduto. Difesa di fiducia dall’avvocato Tiziana Schembri e processata con rito abbreviato, ha puntato sul fatto che il comportamento fosse una leggerezza, tesi sostenuta anche dal pm Anna Maria Rossi accolta dal giudice Annalisa Palomba che, per questo, l’ha assolta.


