
ANGERA – 01.07.2018 – Da oggi mai più
parti all’ospedale di Angera. Entra in vigore con il mese di luglio la ristrutturazione dei punti nascita della sanità lombarda che interessa anche l’ospedale Ondoli e che pone fine, dopo mesi di discussioni e anche qualche levata di scudi, a un servizio che, dati i numeri, era ritenuto improduttivo e poco efficace. Ostetricia-Ginecologia e Pediatria angeresi saranno riviste e, pur garantendo un servizio di assistenza durante la fase di gravidanza e l’ambulatorio pediatrico con consulenza al pronto soccorso in orario diurno 8,30-16, cancellerà il punto nascite.
Il dibattito non è dissimile da quello che, al di qua del Ticino, impegna da anni le province piemontesi, in particolare il Verbano Cusio Ossola, dove esistono punti nascite al “San Biagio” di Domodossola e al “Castelli” di Pallanza. Si tratta di strutture che, per numero di parti, sono entrambe al di sotto della soglia minima prevista dalla legge. Della chiusura dell’uno o dell’altro si dibatte da più di quindici anni, anche con manifestazioni di dissenso in piazza, e si continuerà a farlo sin quando non ci sarà l’ospedale unico provinciale di Ornavasso collina, che assorbirà i reparti di Domo e Verbania destinati a chiudere insieme ai rispettivi nosocomi.
L’ospedale di Angera è ricorso spesso, nelle ultime settimane, anche nelle cronache locali perché è una delle strutture nelle quali il team di pediatri ossolani facente capo al domese Fabrizio Comaita garantisce il supporto e l’assistenza medico-pediatrica. Nel processo per truffa in cui Comaita è imputato al tribunale di Verbania, vengono contestati alcun turni svolti ad Angera. Nel corso del dibattimento, al di là delle eventuali responsabilità penali che sono da accertare, è pacificamente emersa la cronica carenza di medici specializzati, pediatri in particolare, che non permette l’attività in numerosi ospedali di tutto il nord Italia, costringendo le aziende sanitarie, pena la chiusura dei reparti, a ricorrere ai professionisti esperti, i cosiddetti “gettonisti”.


