
VERBANIA – 28.06.2018 – Un banale screzio
con il corriere finisce in rapina e con una condanna a due anni. È salata la pena con cui il tribunale di Verbania ha punito l’omegnese Gaspare Porpora. Il 28 giugno del 2015 si trovava in casa quando si sentì suonare il campanello. Era il corriere di una ditta che aveva un pacco da consegnare alla moglie, in quel momento assente. S’offrì di ritirarlo in prima persona ma il fattorino fu fermo nello spiegare che aveva ricevuto precisi ordini e che, in ogni caso, sarebbe tornato più tardi. Il diniego provocò la reazione di Porpora, che prima cercò -mancando la presa- di strappare il pacco dalle mani del fattorino; e poi afferrò, gettandolo a terra e poi raccogliendolo, il palmare con cui il corriere effettuava la registrazione elettronica delle consegne. Quindi rientrò in casa e chiuse a chiave. Il fattorino cercò di farselo ridare ma non riuscendovi contattò il titolare che mandò le forze dell’ordine. I carabinieri si fecero aprire la porta, verificarono che l’apparecchio, danneggiato ma funzionante, era in possesso di Porpora, e se lo fecero riconsegnare, denunciandolo per rapina.
Due anni e sei mesi e 650 euro di multa è la pena che ha chiesto, per questo episodio, il pm Maria Traina. Il giudice Donatella Banci Buonamici, respingendo le richieste del difensore d’ufficio, Vincenza Fiumanò, di derubricare il reato a furto con strappo, ha deciso per una pena di due anni e 400 euro di multa.


