
VARESE – 25.06.2018 – Rumore assordante,
muri della case che tremano e turisti/villeggianti che fuggono altrove. Sono gli effetti indesiderati dei cento treni merci che ogni giorno –anche trasportando carichi pericolosi- transitano lungo la linea ferroviaria che dal Ticino scende in Lombardia attraversando diversi paesi del Varesotto. Porto Valtravaglia, Castelvaccana e altri: sono tanti i Comuni sul piede di guerra. E così, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, scoppia il caso che vede suo malgrado le Ferrovie nella bufera. Alcuni sindaci lamentano il calo immobiliare del mercato delle seconde case e il fatto che numerosi proprietari abbiano messo in vendita le loro case. La ragione, ritengono gli amministratori locali, sta nel timore sulla sicurezza, sia da parte dei turisti, sia della popolazione residente; e dalla constatazione che paesaggio, natura e relax stridono con il continuo passaggio dei convogli. I sindaci coinvolti si sono già riuniti per cercare di capire come intervenire con le Ferrovie e la Regione Lombardia, ma finora hanno raccolto solo il consenso della Provincia di Varese. E, dicono, attendono ancora la posa delle barriere foniche che attutiscano i rumori e senza le quali alcune abitazioni sono fortemente penalizzate.


