VERBANIA – 25.06.2018 – Più sicurezza

nelle zone periferiche, nei luoghi di aggregazione giovanile e nelle vicinanze dei cimiteri. Dopo aver sottoscritto venerdì scorso in prefettura i “Patti per la sicurezza urbana”, l’Amministrazione di Verbania, proseguendo il cammino che la porterà a installare nuovi impianti di videosorveglianza in città, ha inoltrato in queste ore specifica domanda per ottenere i finanziamenti statali previsti dal decreto Minniti (legge numero 48 del 2017). Per prevenire e scoraggiare comportamenti antisociali e criminali, Comune e forze dell’ordine hanno individuato una serie di aree sensibili dove posizionare –una volta ottenuti i soldi- gli occhi elettronici.

Nella lista consegnata negli uffici della prefettura del Vco spiccano, tra gli altri, la sede di Palazzo di città, il Centro sociale del quartiere Renco (nella foto) e la rotonda nei pressi del tribunale. L’elenco completo delle aree del territorio comunale maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità comprende: zona Monterosso e Alpe Pala (sulle alture della città, zone sopraelevate necessarie per installare ponti radio di collegamento con dispositivi di videosorveglianza); corso Cairoli a Intra; via San Bernardino n° 49 (al teatro comunale Maggiore); rotatoria di via de Notaris; via Vittorio Veneto-curva dell'Eden; rotatoria di accesso alla città nel quartiere di Fondotoce; rotatoria nel quartiere di Zoverallo, Corso Italia; via Farinelli n° 10 (stadio e cimitero di Intra) e via Gaggiolo n° 8 (cimitero di Trobaso).

Intanto in prefettura è stata istituita una cabina di regia -composta dai rappresentanti delle forze di polizia- con il compito di monitorare lo stato di attuazione del Patto.