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BERNA – 22.06.2018 – La revisione europea

della disoccupazione apre nuovi scenari per i frontalieri. E' di ieri il nuovo accordo sui meccansmi di versamento delle indennità di disoccupazione raggiunto ieri dai ministri degli affari sociali dell'Unione europea secondo il quale a pagare sarà, non il paese di residenza, ma quello di occupazione, sempre che il dipendente sia impegato da almeno un anno. La notizia riguarda da vicino anche il Vco e i circa 10.000 che ogni giorno si recano per lavoro in Vallese o in Ticino e che, se restano senza lavoro, devono chiedere l'indennità italiana, che notoraimente è molto più bassa rispetto a quella elvetica. 

Il testo discusso giovedì dovrà ora essere approvato dal Parlamento ed eventualmente, se modificato, essere oggetto di una procedura di conciliazione. Le conseguenze economiche potrebbero essere pesanti, tra gli altri, anche per la Svizzera (320.000 i lavoratori frontalieri), alla quale Bruxelles chiede di adottare la modifica. Nel corso di una recente riunione del Comitato misto sulla libera circolazione, Berna aveva infatti ipotizzato che la fattura potrebbe salire di parecchi milioni di franchi.

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