VERBANIA – 20.06.2018 – Il papà suonava la tromba,
il figlio maggiorenne la fisarmonica e quello più piccolo -di 11 anni- batteva il tempo con il tamburello girando tra il pubblico a raccogliere le offerte. Era tutto in famiglia lo spettacolo musicale itinerante che il 30 agosto del 2014 una famiglia di stranieri senza fissa dimora aveva messo in scena nelle vie del centro storico di Cannero Riviera. Uno spettacolo in cui la parte più “delicata”, quella del questuante, era affidata al bambino della famiglia, l’unico di minore età, colui per il cui impiego il genitore oggi è a processo.
Stamane al tribunale di Verbania è iniziato il procedimento in cui l’uomo è imputato di impiego di minori nell’accattonaggio. A denunciarlo furono i carabinieri della stazione di Cannobio, che in quei giorni d’estate effettuavano spesso servizi di controllo sul territorio. Durante uno di essi, mentre si trovavano già nel borgo lacustre, furono attivati dalla stazione, informata telefonicamente dell’accattonaggio in corso. Due militari in divisa giunsero in pochi minuti sul posto, udendo la musica già in lontananza. Alla loro vista la comitiva di suonatori di strada cercò di dileguarsi senza dare troppo nell’occhio, ma era troppo tardi. Il padre e i due figli furono fermati e, accompagnati in caserma, vennero identificati. Fu in quel momento che risultarono dalla banca dati numerosi precedenti di polizia specifici. Nell’udienza odierna il giudice Donatella Banci Buonamici ha ascoltato uno dei carabinieri che intervennero, aggiornando il procedimento al 7 novembre.


