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canapa

VERBANIA – 15.06.2018 – Viveva in indigenza

in pochi metri quadrati, ospite d’un conoscente in una baracca nel parco della Trinità a Ghiffa, con miseri suppellettili e, al di fuori, due vasi con altrettante piantine di marijuana alte 40-50 centimetri. Sono queste, che un laboratorio d’analisi specializzato dei carabinieri ha stimato equivalessero (insieme a un pezzo di hashish) a una ventina di dosi di stupefacente, la ragione per cui un quarantenne di Ghiffa è a processo al tribunale di Verbania. Il rinvenimento, nel 2015, fu a opera della Guardia di finanza, che avventuratasi a piedi lungo il sentiero che conduce al casolare, vide dall’esterno della recinzione quei due vasi appoggiati a un fatiscente capanno degli attrezzi. I militari attesero il proprietario e, quando tornò, lo chiamarono e si qualificarono come finanzieri chiedendo conto di quella coltivazione. Nella successiva perquisizione rinvennero un pezzo di hashish e un presunto spinello (in laboratorio si scoprì che era imbottito di tabacco) e guardarono nel cellulare del quarantenne alla ricerca di messaggi che potessero far pensare allo spaccio. Senza riscontri in questo senso sequestrarono il materiale e lo denunciarono. Nell’udienza odierna hanno testimoniato gli operanti. Il giudice ha aggiornato il processo per discussione e sentenza.

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