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VERBANIA – 01.06.2018 – Pedala! Un’esortazione,

un incitamento a tirare dritto, un invito a fare fatica. Scritto così, con il punto esclamativo, è questo il messaggio che sintetizza l’ultimo libro scritto dal giornalista sportivo Davide De Zan, un uomo che il ciclismo l’ha respirato e vissuto sin da bambino. Davide oggi ha 56 anni ed è un professionista che delle due ruote ha visto e raccontato tanto. Sulle orme di papà Adriano, storica voce del ciclismo italiano targato Rai, ha seguito per anni i corridori commentando Tour de France, Giro d’Italia (peraltro l’unico, negli anni tra il ’93 e il ’97, a farlo per un canale -Mediaset- che non fosse la tv pubblica) e Olimpiadi. Come autore ha già firmato “Pantani è tornato”, ricostruzione schietta e cruda della tormentata vicenda del “Pirata”, che a Verbania e sul Lago Maggiore era di casa, ospite della sua manager Manuela Ronchi. Questa volta De Zan, pur senza allontanarsi dalla bicicletta, ha scritto un’opera diversa, imperniata sulle sensazioni e sui sentimenti di chi, un giorno da bambino, viene messo su un biciclettina con le rotelle e quando se ne libera trascorre l’esistenza a pedalare, anche metaforicamente.

Davide De Zan questa sera sarà a Verbania. Alle ore 18 presenterà il suo libro al Mondadori store di piazza San Vittore a Intra.

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