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TORINO – 23.05.2018 – Nessuno stop e decisione di merito

rinviata a data da definire. È contrario ai ricorrenti, il gruppo di imprenditori lombardo-veneto che per primo ha presentato in dicembre una proposta di project financing, il primo pronunciamento del Tar Piemonte sul ricorso contro le modalità di gestione del progetto per l’ospedale nuovo di Ornavasso collina. Ieri la seconda sezione del tribunale amministrativo ha ascoltato le tesi di Icm Spa e Abp Nocivelli Spa, che hanno presentato ricorso con richiesta di sospensiva di tutti gli atti con cui Asl Vco e Scr hanno aperto una procedura pubblica cui hanno partecipato altri due gruppo di costruttori: Cmb (Cooperativa muratori e braccianti di Carpi), e Pessina Costruzioni Spa. Quest’ultima, così come l’Asl, non s’è costituita in giudizio.

Secondo i ricorrenti sono state violate le norme sul project financig quando Scr (Società di committenza regionale), dopo aver firmato una convenzione con l’Asl Vco, aprì la selezione pubblica che portò l’ingresso dei due operatori. Icm e Abp Novelli ritengono di avere una sorta di prelazione e che, prima di procedere con le valutazioni sugli altri elaborati, si sarebbe dovuta chiudere la loro pratica.

I giudici, nel decidere sulla richiesta di sospensiva che avrebbe di fatto “congelato” l’iter dell’ospedale sino alla decisione, hanno fatto una prima valutazione, ritenendo che il ricorso “ad un primo sommario esame (…) non appare fornito di sufficiente fumus boni iuris”. In sostanza le osservazioni non appaiono così fondate sui principi giuridici. In più, allo stato attuale, procedere negli atti non cagionerebbe “un pregiudizio grave ed irreparabile”.

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