
VERBANIA – 23.05.2018 – Una botta di fortuna,
una maxivincita che fece scatenare la caccia al neomiliardario. Giusto vent’anni fa, il 23 maggio del 1998, la dea bendata del superenalotto baciò Verbania. Scommettendo 1.600 lire (allora l’euro era ancora da venire) al concorso numero 41, puntò sulla sestina 7, 12, 24, 37, 58, 81. Fece bingo. O, meglio, centrò il sei e si aggiudicò il jackpot di 6.925.219.200 lire, circa 3,5 milioni di euro alla moneta odierna. Avrebbe potuto portare a casa una cifra superiore se non fosse che il jackpot era stato assegnato un mese prima a Roma, azzerando il montepremi.
La fortunata ricevitoria, che fu presa d’assalto dalla curiosità dei clienti (che come reazione incrementarono le giocate nei giorni successivi) e dei giornalisti, era il bar Olimpia di via Castelli a Pallanza, vicino al carcere. Oggi, vent’anni dopo, chissà che cosa resta all’anonimo vincitore di quella somma. Agli altri rimane un vago ricordo ma l’immutata speranza che prima o poi possa capitare di nuovo.


