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VERBANIA – 23.05.2018 – Soddisfazione e una scia di veleni.

L’assoluzione dell’assessore comunale Laura Saudell’assessore comunale Laura Sau, scagionata dall’accusa d’abuso d’ufficio per la vicenda del patrocinio negato alla festa “Amico cane” degli Amici degli animali, non lascia indifferente la politica, ambiente in cui il caso è stato dibattuto ed è diventato oggetto di scontro. La diretta interessata si dice “molto contenta e pienamente soddisfatta della sentenza – dichiara – e posso riaffermare che la mia azione amministrativa è sempre stata improntata alla correttezza e all'interesse della mia città e il Tribunale di Verbania lo ha riconosciuto”. Nel ringraziare chi le è stato vicino nell’ultimo anno e nel confermare che “con serenità e fiducia” continuerà nel suo incarico, recrimina per avere subito “attacchi politici e personali, alcuni alimentati da cattiveria e cinismo: l’assoluzione mi scagiona pienamente ma non mi risarcisce del fango che mi è stato gettato addosso”.

Analoga soddisfazione la esprime la lista civica “Con Silvia per Verbania”, con la quale Sau era candidata e che lamenta il “dispendio di tempo, energie e soprattutto di soldi dei contribuenti per istruire la causa, oltre che di denari spesi di tasca propria dall’assessore, obbligata a difendersi da accuse tanto infamanti quanto insussistenti”. L’attacco è forte contro “le ‘solite’ minoranze politiche consiliari, sempre e comunque prive di argomentazioni di merito su qualsiasi questione”, accusate di aver portato “un’azione squisitamente politica bassamente usata ad hoc per attaccare strumentalmente un assessore”. In particolare i consiglieri Renato Brignone (Sinistra & Ambiente), Ludovico Martinella (CittadiniConVoi) che avevano chiesto un passo indietro a Sau; Michael Immovilli (Forza Silvio) e Stefania Minore (Lega Nord, ora gruppo Misto) che nel chiedere la costituzione di parte civile del Comune avevano attaccato la giunta. “Ci chiediamo se non sia il caso che chiedano molto umilmente scusa all’assessore, pensando magari di dimettersi per evitare che in un futuro molto prossimo la città di Verbania venga amministrata da una tale ‘classe politica’”. Una frecciata, infine, colpisce gli Amici degli animali, costituiti parte civile nel processo. “Di loro preferiamo non dire nulla, pensiamo che la conclusione giuridica di questa vicenda da loro denunciata parli da sola, e ognuno tragga le dovute conclusioni sull’utilizzo che certi personaggi fanno di un’associazione di volontari che dovrebbe occuparsi unicamente della tutela dei nostri amici animali”.

Chiamato in causa, il movimento “Una Verbania possibile” che fa capo a Brignone e Martinella, replica confermando che “l’assoluzione di cui ci felicitiamo sul piano personale con l’assessore, ferma restando la possibilità di ricorso, per noi nulla cambia sul piano politico. Continuiamo a ritenere la condotta dell’assessore inopportuna, impropria ed immeritevole del ruolo ricoperto”.

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