VERBANIA – 13.05.2018 – Un flop, anche abbastanza clamoroso.
Nel referendum consultivo per la fusione per incorporazione del comune di Cossogno in Verbania, gli abitanti del capoluogo hanno risposto con una scarsissima adesione. Il quorum, la fatidica quota degli 8.796 elettori (sui 26.567 aventi diritto), non solo non è stata raggiunta, ma nemmeno avvicinata. Alle 22 di questa sera, dopo 14 ore di urne aperte in 17 seggi cittadini, l’affluenza è stata di 3.222, il 12,13%. All’appello, per far sì che -come da regolamento approvato a fine dicembre dal Consiglio comunale- si raggiungesse il quorum del cinquanta per cento di uno degli elettori delle ultime elezioni (le politiche del 4 marzo), mancano 5.574 votanti. Il risultato oggettivamente modesto fa passare in secondo piano l’esito dello spoglio, che è in corso. La prevalenza del sì o del no, di cui daremo conto al momento in cui sarà ufficiale,diventa pressoché ininfluente. Che il referendum avesse scarso appeal in città lo si era già capito dalle prime ore della giornata e dal dato rilevato a mezzogiorno: 1.076 elettori (4,05%), cresciuto alle 19 sino a 2.617 (9,85%).
A Cossogno, al contrario, il quorum era già stato superato all’ora di pranzo. Nel centro montano, che oltre a essere di più piccole dimensioni era molto più interessato per le ricadute dell’operazione sull’esistenza stessa dell’ente, è interessante conoscere l’esito della contesa sì/no.


