MONTEBELLUNA – 11.05.2018 – Amministratori, ex manager
e revisori dei conti multati. Ammontano complessivamente a circa tre milioni di euro (per la precisione 2.997.220) le sanzioni che Banca d’Italia ha comminato a 30 figure di vertice di Veneto Banca nel periodo di gestione successivo al 2014. A loro vengono contestate, a vario titolo, nove infrazioni alle norme sull’attività bancaria. Dalle carenze nei controlli interni e nella gestione dei rischi si passa al disequilibrio dei poteri interni al cda, con gli eccessi del direttore generale e del suo condirettore, ma anche la violazione delle norme su retribuzioni e incentivi.
Il provvedimento segue l’ispezione avviata nel 2014 ed è stato discusso già a novembre, anche se l’esito comunicato solamente nei giorni scorsi con la pubblicazione sul bollettino di Banca d’Italia. Le sanzioni non sono definitivi e possono essere appellate.
La cifra più alta è a carico di Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato ed ex direttore generale, la cui sanzione è di 258.220 euro. Quella dell’ex presidente Francesco Favotto è di 186.000 euro; 163.000 per Stefano Campoccia, Luigi Rossi Luciani, Giuseppe Sbalchiero, Federico Tessari, Graziano Visentin, Matteo Zoppas; 140.000 per Cristina Rossello; 117.000 per Alessandro Vardanega; 93.000 per Flavio Trinca; 70.000 per Franco Antiga, Francesco Biasia, Vincenzo Chirò, Mario Comana, Ambrogio Della Rovere, Alessandro Gallina, Leone Munari, Gian Quinto Perissinotto, Paolo Rossi Chauvenet, Maurizio Benvenuto, Pierluigi Bolla, Mosé Fagiani, Diego Xausa, Marcello Condemi, Marco Ciabattoni, Martino Mazzoccato; 35.000 per Massimo Lembo.


