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BELLINZONA – 10.05.2018 – Pensava di uccidere,

l’aveva pianificato ed era pronto ad agire la prossima settimana, ma è finito in manette. La notizia non viene dagli Stati Uniti, dalle cronache delle tante, troppe, stragi a mano armata in scuole e università, ma da poche decine di chilometri da noi. Vive nel Bellinzonese, poco oltre il confine con la Svizzera, il diciannovenne che le autorità elvetiche hanno arrestato stamane con l’accusa di atti preparatori di assassinio subordinatamente omicidio. Gli agenti gli hanno bussato alla porta di casa alle 10,30, prelevandolo e sequestrando diverse arme che aveva con sé. A lui sono arrivati con un’indagine preventiva condotta da una squadra ad hoc istituita l’anno scorso in Ticino proprio per sventare simili minacce. Secondo gli inquirenti il diciannovenne, che frequenta la Scuola cantonale di commercio di Bellinzona, aveva previsto di agire la prossima settimana, uccidendo un numero di persone imprecisato.

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