VERBANIA – 09.05.2018 – Un patto generazionale,

la memoria storica della città insieme all’eccellenza scientifica esportata oltreconfine per il presente e il futuro. È questa la fotografia dei due benemeriti 2018 della città di Verbania resa ieri, durante la consegna degli attestati, dal presidente del Consiglio comunale Pier Giorgio Varini. Arialdo Catenazzi, 92 anni, ex partigiano e presidente locale dell’Anpi e Luca Giovanella, 52, medico specialista in medicina nucleare che vive e lavora a Bellinzona sono coloro che il Consiglio comunale ha insignito di questa onorificenza. “Un premio che mi onora – ha commentato il medico originario di Suna – e anche un po’ mi emoziona. Vivo da 15 anni in Svizzera ma Verbania, il suo lago e le sue montagne le ho nel cuore e ogni fine settimana sono qui”. Del suo impegno di medico ma anche di volontario della Croce Rossa ha parlato il consigliere comunale Patrich Rabaini, intervenuto spendendo parole di elogio per Giovanella e Catenazzi.

Le montagne sono state anche una parte della vita di Catenazzi, che con il nome di battaglia “gatto” visse l’esperienza della Resistenza, che ha raccontato in un paio di aneddoti sulla prima operazione partigiana, il furto di dodici fucili a Intra, o il primo conflitto a fuoco. Tramandare la memoria è diventata per lui una vocazione, alla Casa della Resistenza e con l’Anpi, che porta avanti nonostante l’età -e una vita piena tra la famiglia e gli amici- con spontaneità e genuinità, narrando senza retorica quei fatti del 1943-1945, come ha sottolineato Luisa Mazzetti, presidente dell’Anpi Vco.

La cerimonia s’è svolta a Villa Giulia alla presenza del presidente Varini e del sindaco Marchionini e di un centinaio di persone che hanno tributato un lungo e caloroso applauso ai due benemeriti, ai quali è stata consegnata la pergamena celebrativa. Per Giovanella – -nota di colore- dovrà essere riscritta perché la mano che l’ha vergata ha sbagliato il cognome, trasformandolo in Giovannella, storpiato poi in Giovannelli.