
BELLINZONA – 27.04.2018 – La banca gli concedeva
l’anticipo delle fatture e lui, per incassare, se le fabbricava. È questa l’accusa per la quale un 69enne imprenditore di nazionalità italiana attivo in Ticino è stato arrestato dalla polizia cantonale. Nei suoi confronti -ma ci sono altre persone indagate, seppur in stato di libertà- il ministero pubblico ipotizza truffa e falso. Attraverso una società del Bellinzonese operante, in campo internazionale, nel settore dei rifiuti e del commercio di metallo, l’imprenditore aveva stipulato con un istituto bancario un contratto di factoring mediante il quale, presentando le fatture emesse a clienti, la banca anticipava l’85% dell’importo. Con questo stratagemma, falsificando le fatture, si sarebbe messo in tasca un milione di franchi.


