VERBANIA – 27.04.2018 – Attacchi e contrattacchi,
un consigliere espulso, l’eloquente invito a sloggiare, accuse reciproche. Il fermento e il clima di tensione che animano il Consiglio comunale di Verbania ieri sera hanno avuto come punto massimo l’allontanamento dall’aula del consigliere di minoranza Renato Brignone. L’esponente di Sinistra & Ambiente, già “cacciato” in un’altra occasione (fatto mai accaduto a memoria d’uomo a Palazzo Flaim), è stato protagonista di un battibecco con il presidente dell’assemblea Pier Giorgio Varini iniziato con l’invito a restare nel tema. “La ammonisco”, ha tuonato Varini parlando sopra la voce del consigliere, già alta nel tono di suo, anche nel replicare: “lei non è un imperatore, è di parte”. “La ammonisco di nuovo”, ha aggiunto prima di intimargli di andarsene. In risposta all’espulsione, il consigliere è rimasto immobile, immune anche all’invito del messo comunale a lasciare il banco. Sono seguiti alcuni minuti di impasse, rotti dall’appello nominale -nel frattempo diversi colleghi avevano lasciato l’aula- e dal voto dell’assemblea che, con 12 sì, 10 no e 4 astenuti, l’ha buttato fuori (ci è comunque andato da solo) sino all’esaurimento di quel punto all’ordine del giorno. L’argomento del dibattito era il piano spiagge, ma poco importa la materia del contendere, perché il clima era teso da prima, da quando cioè, di fronte agli interventi, forse anche duri nei contenuti ma pacati nella forma, di Giorgio Tigano del Fronte nazionale (sulla scarsa comprensibilità delle proposte), Lucio Scarpinato di Forza Italia (critico sulla mancanza di accessi ai disabili) e di Michael Immovilli di Forza Silvio (ipercritico su tutto), il sindaco Silvia Marchionini aveva replicato stizzita, passando al contrattacco. Tigano non è pienamente informato, Scarpinato dice falsità e Immovilli “parla a vanvera” sono state le sue repliche, che hanno scaldato gli animi, peraltro già innescati da un’ora di discussione sulla tardività d’invio della documentazione a corredo della delibera. A dare ancor più “colore” alla zuffa verbale sono arrivati, in momenti diversi, i botta e risposta a microfono spento tra il primo cittadino e Immovilli, che ha concluso con l’eloquente gesto delle mani che invita Marchionini a sloggiare: “vai a casa, vai a casa…”.
Se scene di questo tipo non sono una novità a Palazzo Flaim, va registrato il clima generale in cui si sono consumate. Un clima di un ringalluzzito (dalle elezioni politiche del 4 marzo) centrodestra e di un centrosinistra non troppo sereno e, comunque, poco incline a replicare.
Su questo sfondo, entrando nel merito, il Consiglio comunale ha approvato il piano spiagge con l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per i lavori del secondo lotto della pista ciclo-pedonale, il bilancio consuntivo 2017 con annessa variazione, e una variante urbanistica.


