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VERBANIA – 27.04.2018 – Quando i carabinieri di Stresa

hanno fatto irruzione nel suo appartamento, ieri sera attorno alle 21,30, ha reagito. Ha estratto un piede di porco che teneva nascosto sotto il cuscino e con quello ha colpito alla mano e al braccio destro uno dei due militari, ferendolo prima di finire in manette. Maurizio Rossi, 58 anni, verbanese con precedenti per stupefacenti, da poche settimane aveva lasciato la casa circondariale di Pallanza, in cui si trovava per altri episodi connessi alla droga. I carabinieri, però, sospettando che fosse subito tornato in attività, lo tenevano sotto controllo. Alla stazione aveva preso il treno per Milano, dove ritenevano fosse andato ad approvvigionarsi. Non l’avevano visto tornare indietro, ma erano appostati vicino a casa, nell’appartamento di Intra che Rossi condivide con altre due donne. I carabinieri ne hanno curato le mosse e quando sono stati convinti che all’interno ci fosse l’indiziato con la droga, sono entrati. Ed è in quel momento che è accaduta la colluttazione. Subito immobilizzato, Rossi è stato arrestato. Oltre alle accuse di spaccio (in casa c’erano 15 grammi di cocaina e 10 di eroina, oltre a un bilancino di precisione) gli sono state contestate la resistenza e le lesioni. Oggi Rossi, difeso d’ufficio dall’avvocato Francesco Mora, è comparso di fronte al giudice Rosa Maria Fornelli per la convalida. Il pm Laura Carrera ha chiesto la conferma dell’arresto e la custodia cautelare in carcere, che il magistrato ha accettato nonostante l’istanza dei domiciliari avanzata dal suo legale.

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