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buonarroti

VERBANIA – 25.04.2018 – Cancellare appartamenti

e uffici e ripristinare il parcheggio pubblico, da acquistare e ristrutturare a circa 1,5 milioni di euro. I numeri sono solo delle ipotesi e anche l’idea, in sé, per ora è un ragionamento ad alta voce solo abbozzato alla curatela fallimentare, ma questa è la strada che la giunta Marchionini ha in mente di percorrere per togliere dal degrado lo scheletro del parcheggio (poi palazzina) tra via Buonarroti e via Sanzio, a Pallanza.

L’annosa vicenda di quel cantiere iniziato e mai finito è vecchia di venticinque anni, da quando quell’area ai piedi della Castagnola -al di sotto della prefettura- fu classificata come zona a parcheggio. Un parcheggio che l’impresario edile Osvaldo Palese, tramite la società Imco, iniziò a costruire ma che non portò mai a termine. In un paio di occasioni, in tempi più recenti, il Comune vi ha messo mano e, con l’obiettivo di “incentivare” l’imprenditore a concludere, ha accordato altrettanti varianti urbanistiche che prevedono appartamenti e uffici al di sopra dei posti auto. Nel frattempo però il gruppo Palese è andato in fallimento e quella proprietà, insieme a centinaia di altre, è finita sotto la gestione della curatela, affidata allo studio degli avvocati Matteo Sanvito e Riccardo Sappa e del commercialista Alessandro Ambroso. Secondo i curatori il bene vale quasi 4 milioni di euro, cioè l’importo base con il quale è andato all’asta (finita deserta) l’anno scorso. Il sindaco Silvia Marchionini ne ha più volte sollecitato, anche con scambi epistolari e ordinanze, quantomeno la pulizia e, stanca di vedere un’area degradata, ha cercato di intervenire, commissionando innanzitutto un progetto di ristrutturazione al quale, ora, potrebbe seguire una proposta. L’idea della giunta è di operare una nuova variante urbanistica, spostando i volumi residenziali da via Buonarroti-via Sanzio a viale Sant’Anna, nelle palazzine situate a fianco del McDonald’s che non sono residenziali ma che appartengono anch’esse beni del fallimento Palese. Spogliato di quel valore e nuovamente declassato a parcheggio, l’immobile sarebbe molto più a buon mercato, il Comune lo acquisterebbe, ristrutturerebbe e fornirebbe alla città un autosilo. L’idea è stata illustrata lunedì sera ai membri della Commissione consiliare urbanistica con alcune ipotesi: acquisto del parcheggio a 600.000 euro e ristrutturazione a 900.000. In totale: un milione e mezzo, un investimento che più d’uno ritiene molto gravoso in rapporto all’utilità. Quella zona infatti, non ha particolari necessità di parcheggi pubblici, anche perché a due passi ci sono Esselunga e Lidl, che forniscono ampi stalli liberi. Per poter procedere, comunque, è prima necessario che si definiscano le cifre con la curatela e che questa eventuale variante venga accettata dal giudice delegato e dai creditori del fallimento.

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