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VERBANIA – 13.04.2018 – Non doversi procedere

per improcedibilità della querela. È questa l’eccezione che l’avvocato Giuseppa Roccasalva ha sollevato oggi nella seconda udienza del processo che vede imputato per appropriazione indebita il consigliere comunale verbanese Michael Immovilli (nella foto). La Procura gli contesta la sottrazione di sedie, scrivanie, mobili, libri, bandiere e della gran parte del contenuto della sede provinciale di Forza Italia che, situata in via XXV Aprile a Intra, l’imputato aveva preso in affitto tra il 2014 e il 2015. A denunciarlo è stata Mirella Cristina, deputato e attuale coordinatore provinciale azzurro, colei che nel 2015 assunse l’incarico finendo in rotta di collisione con il consigliere, che a quel punto si auto-esiliò nel club Forza Silvio (con una sua sede in via De Bonis, poco lontano) e creò un gruppo autonomo a Palazzo Flaim. Da tre anni, senza che vi sia stato un epilogo, Immovilli continua a rivendicare la militanza berlusconiana e l’appartenenza al partito che il coordinatore regionale Gilberto Pichetto Fratin gli ha negato, diffidandolo anche tramite legale.

In questo quadro di rapporti conflittuali si inserisce la querela sporta allorquando Cristina, dovendo ricostituire la sede, la trovò spoglia. Quell’esposto – ha sostenuto oggi in aula l’avvocato Roccasalva – è improcedibile perché chi l’ha firmato era solamente un commissario chiamato a organizzare l’attività sul territorio e non il legale rappresentante con potere di firma del partito. A sostegno di questa tesi è stato prodotto lo Statuto di Forza Italia e una copia della lettera di nomina. Il medesimo Statuto è anche ciò secondo cui la parte civile, costituita con l’avvocato Marika Bernardini (Forza Italia chiede un risarcimento di 30.000 euro), ritiene che l’azione sia pienamente legittima. Anche il pm Anna Maria Rossi, rappresentante della Procura in aula, ha chiesto che l’eccezione sia respinta. Il giudice Rosa Maria Fornelli s’è riservata la decisione che comunicherà nell’udienza del 9 maggio.

È la seconda volta in pochi giorni che il consigliere comunale verbanese compare in tribunale. Assolto nel processo per diffamazione aggravata contro il presidente del Coub Roberto Gentina, ha almeno altri due procedimenti per diffamazione aperti e già sfociati in rinvii a giudizio.

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