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arma di taggia

VERBANIA – 10.04.2018 – Sono arrivati al mare in auto,

pronti per una settimana di vacanza ma, al numero civico indicato, al posto dell'appartamento in parte già pagato hanno trovato un negozio. S'è consumata il 9 agosto del 2015 ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia, la truffa subita da una donna dell'Aronese. Una truffa on-line, iniziata quando la vittima, cercando su internet un alloggio last minute nella località ligure che ben conosceva, s'è imbattuta nell'annuncio che promuoveva un appartamento di medio-grandi dimensioni a un prezzo interessante. Contattò quindi telefonicamente colei che riteneva fosse l'inserzionista, una tal signor Giuseppa. Con lei la trattativa fu sulla data – chiedeva la prima settimana d’agosto, ottenne la seconda – ma anche sul prezzo e le modalità di pagamento. I 600 euro pattuiti furono anticipati per metà con un pagamento PostePay, perché – ha riferito la parte offesa – la signora Giuseppa non si fidava avendo subito già alcune “fregature”. Con la certezza di iniziare la vacanza, in tasca altri 300 euro e con a bordo cinque tra amici e parenti, partì per Arma di Taggia, dove non trovò, né l’appartamento, né la presunta proprietaria. Gli altri alberghi cittadini erano pieni e la comitiva fu costretta a invertire la marcia e a tornare mestamente sul Lago Maggiore.

La donna truffata nei giorni successivi sporse denuncia e i carabinieri della stazione di Arona, indagando a partire dalla carta PostePay, identificarono in uno degli autori – la donna, sedicente Giuseppa, non è mai stata identificata – Luciano de Stasio, che è a processo per truffa aggravata.

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