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VERBANIA – 10.04.2018 – La discussione tra vicini di casa

nacque in strada, a fianco della carcassa bruciata (per autocombustione), dell’auto di uno dei due. Era il 10 maggio del 2015 e Wilhelm Alfred Gysin, svizzero di lingua tedesca che con la moglie possiede una seconda casa a Oggebbio, si trovò di fronte alla vettura andata in fumo del vicino di casa, un oggebbiese. Temeva che le ceneri potessero essere contaminate e voleva che fossero rimosse. Il cittadino elvetico nella discussione aveva con sé un coltello da cucina. L’italiano sporse querela è Gysin è stato processato dal tribunale di Verbania con l’accusa di minaccia aggravata dalla presenza dell’arma. Il giudice Marta Perazzo non ha ritenuto credibile la tesi della difesa, sostenuta dall’avvocato Alberto Zanetta, secondo cui l’uomo non reggeva un coltello, bensì un cucchiaio con il quale intendeva prelevare le ceneri per poterle fare analizzare e capire se fossero tossiche. Anche la moglie dell’imputato ha testimoniato sull’intenzione del marito, ma non era presente al momento del fatto e non ha potuto confermare che la posata in possesso del marito fosse un cucchiaio e non il coltello. Seicento euro di multa e un risarcimento di 300 euro – più le spese legali sostenute – alla parte civile rappresentata dall’avvocato Christian Ferretti è la pena stabilita dal giudice.

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