VERBANIA – 09.04.2018 – Per una serata come deejay
in Svizzera aveva chiesto a un amico imprenditore italiano il noleggio di tutta l’attrezzatura audio, contrattando come prezzo 1.800 franchi (poco più di 1.700 euro). Al momento del pagamento, però, s’è sostituito al fornitore, ha incassato l’intera cifra e non ha più restituito nulla. È per questo fatto, accaduto tra l’aprile e maggio 2015, che il deejay cannobiese residente a Verbania Marco Folli è a processo al tribunale di Verbania, rinviato a giudizio per truffa.
Dopo una prima udienza rinviata per questioni formali, in altre due occasioni il procedimento, iniziato nel maggio 2017, è stato rinviato per permettere alle controparti di trovare un accordo per il risarcimento e la remissione di querela. L’accordo era stato raggiunto ma l’assegno a saldo della cifra pattuita è risultato scoperto e, sino a oggi, mai coperto. Stamane era fissata l’udienza che avrebbe dovuto chiudere il contenzioso, ma è stata anch’essa aggiornata perché Gabriele Pipicelli, avvocato di Folli, nei giorni scorsi ha dismesso il proprio mandato. Le motivazioni sono da ricondurre al comportamento del suo assistito, che ha disatteso l’accordo scritto raggiunto da entrambi con la parte offesa e il rispettivo legale.
S’è così ricominciato da capo, con la nomina dell’avvocato Cristina Madella a difensore d’ufficio e con un nuovo rinvio. A questo punto il processo, nel quale l’imprenditore danneggiato è costituito parte civile con l’avvocato Marco Marchioni, andrà avanti sino a sentenza.


