VERBANIA – 08.04.2018 – Più che per il profitto
era per la comodità e, comunque, nel lungo elenco di reati che ne occupano la fedina penale, è solo l’ultimo episodio di altri analoghi. Per il furto di un furgone dal magazzino dell’Ufficio tecnico del comune di Verbania il 45enne verbanese Ivano Procacciante è a processo al tribunale di Verbania. Lo accusano le immagini della videosorveglianza cittadina ma lui stesso, interrogato dalla polizia municipale che era alla ricerca del mezzo, aveva spiegato dove l’aveva lasciato. Un giorno e mezzo dopo averlo prelevato dal magazzino di via Brigata Valgrande Martire, dove era posteggiato con le chiavi nel cruscotto, Procacciante – che se n’era impossessato per non essere costretto a muoversi a piedi in città – l’aveva infatti abbandonato, integro e sempre con le chiavi nel quadro, in via Franzosini. Sul fatto che fosse il responsabile di quel furto non sussistevano dubbi. I vigili, che bene lo conoscono, l’avevano notato nelle immagini prelevate da diverse telecamere, che lo immortalavano a Suna ma anche a Pallanza mentre, al volante, circolava come se il mezzo fosse suo. Questa abitudine di “prendere in prestito” alla bisogna veicoli (pubblici e privati) l’ha già visto indagato e condannato. Per questo episodio, che risale all’aprile 2016, sarà giudicato l’8 giugno, data dell’ultima udienza del procedimento che si tiene davanti al giudice Rosa Maria Fornelli.


