VERBANIA – 07.04.2018 – Un furto con destrezza

e un triplo tentativo (andato a vuoto) di prelievo al bancomat. Dieci mesi e 300 euro di multa è la condanna che il tribunale di Verbania ha stabilito per Sofia D’Ambrosio, una donna residente nel basso Verbano. Il giudice Rosa Maria Fornelli l’ha riconosciuta colpevole dell’episodio accaduto il 6 giugno del 2016 negli uffici del servizio veterinario dell’Asl. Allo sportello di Arona, quel pomeriggio, si presentarono tre utenti: due allevatori e una donna – D’Ambrosio – che chiedeva il rilascio di un passaporto per poter portare il proprio cane all’estero. Il turno delle due operatrici Asl in servizio quel giorno andava dalle 14,30 alle 16. Terminato il servizio una di esse scoprì, recandosi alla timbratrice, che dalla borsa le era sparito il portafogli contenente carta d’identità, carta di credito e bancomat, una trentina di euro e alcune foto di famiglia. Prima di recarsi dai carabinieri e sporgere denuncia, telefonò subito alla banca per bloccare le carte, apprendendo dall’operatrice che sulla carta di credito s’erano verificati tre tentativi di prelievo ravvicinati: alle 15,42 e alle 15,47 al Postamat di Arona e alle 16,34 al bancomat della filiale di Meina di Veneto Banca.

Da questi elementi e dalle testimonianze raccolte - la derubata ha riferito che per alcuni minuti l'utente era rimasta da sola in ufficio, dove si trovava la borsa - i carabinieri hanno iniziato le indagini che hanno portato all’identificazione e al rinvio a giudizio della donna, inizialmente accusata di furto e utilizzo indebito della carta di credito, reati per i quali il pm Chiara Radica ha chiesto una condanna a 15 mesi e 500 euro di multa, che il giudice Fornelli ha ridotto anche perché ha riqualificato uno dei capi d’imputazione, riconoscendo che l’uso indebito è stato tentato e non compiuto.