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centralina 112

TORINO – 04.04.2018 – Croce e delizia, risorsa

e problema da risolvere. Il numero unico d’emergenza nazionale, il 112 che in Piemonte è stato introdotto nel 2017, continua a fare discutere. Numerosi sono stati nei mesi passati gi esposti – anche da parte di alcuni operatori, vigili del fuoco in primis – sulla non corretta gestione delle chiamate. Eppure, stando a quanto riferisce l’assessore regionale alla Sanità, il bilancio dell’attività è confortante. Antonio Saitta l’ha riferito nei giorni scorsi al Consiglio regionale fornendo il bilancio dell’attività delle due centrali di Grugliasco e Saluzzo che, stando alle stime dell’assessorato, hanno evitato 682.000 cosiddette “chiamate non congrue”, un terzo di quelle ricevute. Che sono state 1.488.759, il 45,9% delle quali - 682.884 – erano “semplici richieste di informazioni, segnalazioni di situazioni non emergenziali, errori di chiamata”. Le telefonate effettive sono state 805.875, 362.919 di emergenza sanitaria, 250.128 ai carabinieri, 104.950 alla polizia, 76.049 ai vigili del fuoco e 11.829 ai vigili di Torino.

“Il numero unico è nato dall’esigenza, emersa anche a livello europeo, di creare un maggior coordinamento fra i mezzi di soccorso – sottolinea l’assessore Saitta –. In questo senso è importante il grande lavoro di filtro delle chiamate che viene effettuato e che consente a chi deve intervenire di concentrarsi solo sulle reali emergenze. Dopo questo primo periodo di attivazione chiederò al Ministero dell’Interno, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, di effettuare una verifica del lavoro svolto in tutte le regioni insieme ai responsabili delle forze dell’ordine”.

Saitta promette il potenziamento degli organici, con il passaggio da 34 a 44 del numero di operatori a Grugliasco e da 32 a 37 a Saluzzo.

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