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BELLINZONA – 03.04.2018 – Un ingegnere, un disegnatore

e il capomastro del cantiere. Sono in tre le persone chiamate a rispondere al tribunale di Bellinzona della morte del 56enne muratore frontaliere che perse la vita il 4 marzo 2013 in un cantiere edile di Rivera. Quel pomeriggio l’operaio, residente nell’entroterra lavenese, stava lavorando alla posa di due condotte sotto l’asfalto, al bordo di una strada cantonale, quando il muro sovrastante crollò, travolgendolo. L’inchiesta condotta dal ministero pubblico, anche tramite una perizia, ha stabilito che il muro non era stato adeguatamente puntellato e che, quindi, l’incidente fu provocato dalle carenti misure di sicurezza adottate. Raggiunti da tre decreti per omicidio colposo, gli imputati hanno scelto di impugnare la decisione della Procura: cercheranno di dimostrare la loro innocenza nel procedimento che si terrà alla pretura penale di Bellinzona.

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