BAVENO – 02.04.2018 – Sono svariate centinaia,
di diverse nazionalità ed età, le persone di religione ebraica che in questi giorni si sono ritrovate sul Lago Maggiore per celebrare la ricorrenza della Pesach, la Pasqua ebraica. Tra gli hotel Simplon di Baveno e Regina Palace di Stresa, sotto lo stretto controllo ventiquattro ore su ventiquattro delle forze dell’ordine, trascorrono una settimana di ritrovo e di preghiera, insieme alle famiglie. Abbigliati secondo la tradizione ebraica, li si può incontrare sul lungolago o a passeggio per Baveno e Stresa, ma il cuore della loro Pesach sono gli alberghi, che da anni – quasi un quarto di secolo per il Regina Palace – sono abituati ad accogliere questi turisti con le loro particolari esigenze, religiose, alimentari in primo luogo. La Pasqua ebraica, quella che Gesù trascorse con gli apostoli nell’ultima cena, prima di essere arrestato e avviato alla crocifissione, ricorda la fuga degli ebrei dall’Egitto. La evocano i cibi non lievitati e le erbe amare mangiate, l’uovo sodo e il sedano, cibi che hanno una loro simbologia e che devono essere preparati secondo rigide regole. Regole che riguardano anche il divieto di lavorare e di adoperare apparecchi meccanici o elettrici. La Pesach, iniziata venerdì con le prime cerimonie religiose, andrà avanti sino a sabato 7 aprile.


