VERBANIA – 30.03.2018 – Spillava soldi all’azienda
utilizzando la carta carburante rubata come una sorta di bancomat. È finito mercoledì sera, a una pompa di benzina di Baveno, il raggiro che un 40enne verbanese aveva architettato ai danni dell’azienda per cui lavora. Dalla sede, senza che la titolare se ne accorgesse, aveva sottratto la carta con cui l’impresa paga i rifornimenti di carburante per i propri mezzi. Nelle settimane successive la tessera è stata utilizzata per diverse operazioni effettuate in due distributori – a Baveno e a Feriolo – sprovvisti di sistema di videosorveglianza e, quindi, senza poter avere un riscontro documentale su chi avesse fatto rifornimento. Questa circostanza è stata appurata dalla polizia quando l’imprenditrice, notando le anomalie nella contabilità e gli scostamenti tra i pagamenti e i rifornimenti, s’è presentata in questura a sporgere denuncia. È a quel punto che i poliziotti hanno iniziato a sorvegliare le due stazioni di servizio. Mercoledì notte il dipendente s’è recato alla pompa di benzina di Baveno. Gli agenti l’hanno visto e avvicinato, notando che cercava di nascondere sotto il tappetino un oggetto che poi s’è rivelato la scheda sottratta. Fermato e portato in questura, ha rivelato il meccanismo utilizzato per avere i contanti: attendeva al distributore l’arrivo di un cliente e, simulando la necessità della ditta di “scaricare” la carta, proponeva di utilizzarla per il rifornimento in cambio dell’equivalente dei contanti. La polizia l’ha denunciato per furto.


