ROMA – 29.03.2018 – Avanti piano sulla statale 34.
A poco più di un anno dalla frana che il 19 marzo 2017 provocò il decesso del motociclista svizzero Roberto Rigamonti, i tempi della messa in sicurezza della litoranea sono ancora un punto di domanda. Oggi a Roma s’è tenuto un vertice tra ministero delle Infrastrutture, Regione Piemonte, Anas e una delegazione di sindaci del Verbano. L’incontro è servito per discutere sostanzialmente di soldi, progetti e tempi di un’opera che tutti reputano indispensabile e urgente ma sulla quale molto s’è dibattuto negli ultimi mesi. Le schermaglie e le scaramucce politiche, molto “calde” nei giorni di campagna elettorale, sono scemate ma non sono ancora risolte. Nel merito, però, ci sono da registrare alcune novità, che al momento vanno annoverate tra gli annunci.
La premessa è che tra il confronto tra enti locali e Regione è stato proposto l’anno scorso a governo e Anas un piano da 94,5 milioni per 83 cantieri tra Ghiffa e Cannobio (tra cui 4 gallerie paramassi) risolutivi del problema sicurezza dell’arteria internazionale, su cui transitano quotidianamente una media di 15.000 mezzi (camion compresi), che raddoppiano in estate.
Di questa somma Roma s’è impegnata, con una delibera del Cipe – il Comitato interministeriale per la programmazione economica, a versare 45 milioni alla Regione. In dicembre fu garantito che i soldi sarebbero stati disponibili per gennaio ma a oggi, come confermato a Roma, non c’è un atto ufficiale che gli assegna. E, quando ci sarà, dovrà comunque essere modificato perché, più che alle gallerie, nell’immediato i comuni rivieraschi chiedono la messa in sicurezza dei versanti. “Non metto in dubbio il finanziamento – dichiara il sindaco cannobiese Giandomenico Albertella –, ma se seguiamo le indicazioni approvate, che sono quelle del ministero, inizieremo a lavorare solo sulle gallerie i cui progetti, se va bene, saranno cantierabili entro due anni, mentre l’obbligo di impegnare le somme per i lavori è al 31 dicembre 2019”. Albertella chiede subito i lavori sui versanti e, in questo senso, è stata raggiunta un’intesa. Entro aprile – questo l’impegno – la Regione e i comuni coinvolti sottoscriveranno un accordo di programma per cui questi ultimi, con fondi peraltro propri (260.000 euro: 200.000 di Cannobio, 20.000 l’uno Ghiffa, Oggebbio e Cannero Riviera), finanzieranno e appalteranno le indagini geologiche sui versanti, escluse le quattro zone in cui sono previste le gallerie, di cui solo due sono al momento previste. Per queste entro maggio c’è l’impegno a sottoscrivere un altro protocollo d’intesa ministero-Anas-Regione-Comuni per affidare ad Anas la realizzazione dei tunnel e finanziare, con parte dei 25 milioni che Torino riceverà da Roma, la sistemazione dei versanti.
"Con questo incontro si è compiuto un altro concreto passo avanti verso la soluzione di un problema assolutamente prioritario e urgente, quale quello di garantire la sicurezza sulla statale del lago Maggiore. Da parte della Regione, d’intesa con i Comuni interessati, verrà dato immediato avvio a quanto di nostra competenza e monitorato il rispetto dei tempi per le funzioni affidate all’Anas”, commenta il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, presente all’incontro.
“Non sono così entusiasta – aggiunge Albertella, anch’egli di ritorno da Roma –. I passi in avanti sono stati pochi”.


